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L’articolazione del ginocchio risulta costituita dall’estremità distale del fe-more, l’estremità prossimale della tibia e dalla rotula. Tra femore e tibia per rendere maggiormente congruenti le superfici articolari sono presen-ti due cuscinetti ammortizzatori: i menischi. Le ossa sono unite tra loro dalla capsula che avvolge l’intera articolazione e dai legamenti: il lega-mento crociato anteriore, il legamen-to crociato posteriore e i legamenti collaterali che conferiscono maggio-re stabilità al ginocchio.
Al termine del periodo di degenza in ospedale, il paziente può far ritorno a casa o (in relazione alle sue condizioni fisiche e/o se vive solo) può essere trasferito per un breve periodo in una struttura riabilitativa per continuare il trattamento fisiokinesiterapico. Al ritorno dall’ospedale il paziente potrà gradualmente riprendere le proprie attività della vita quotidiana e in seguito tornare all’attività lavorativa ed eventualmente sportiva dopo l’assenso del proprio medico specialista curante.
È importante ricordare che la nuova articolazione del ginocchio è relativamente non protetta fino a quando la muscolatura dell’arto inferiore non avrà riacquisito un adeguato tono-trofismo muscolare.
L’immobilità causata dall’intervento e l’intervento stesso favoriscono l’insorgenza di trombosi delle vene dell’arto inferiore soprattutto dal lato operato.
La trombosi venosa può determinare embolia polmonare, che rappresenta un’emergenza medica grave!
Seguendo quanto raccomandato dalle linee guida internazionali, si somministra al paziente operato di protesi di ginocchio eparina a basso peso molecolare sottocute per 30-40 giorni dall’intervento per prevenire l’insorgenza di trombosi venose e viene consigliato l’utilizzo di calze elastiche contenitive da indossare durante il giorno.
Preparazione:
Dove fare l’iniezione:
Cambiare ogni volta il lato di iniezione, alternando il destro con il sinistro.
Come fare l’iniezione:
La rimozione dei punti di sutura avviene generalmente in 15ª giornata post operatoria.
Un paio di giorni dopo la rimozione dei punti è possibile fare la doccia.
Avvisare il medico curante qualora la ferita presenti zone arrossate o secernenti siero.
È consigliabile non aumentare di peso ed eventualmente cercare di dimagrire seguendo le indicazioni di uno specialista dietologo: il peso eccessivo del corpo sovraccarica la protesi ritardando il recupero della funzione dell’arto inferiore operato.
Le infezioni batteriche respiratorie o urinarie possono comportare il rischio d’infezione della protesi attraverso il trasporto di batteri nel sangue.
Anche interventi odontoiatrici (pulizia e/o avulsioni dentarie ecc.) aumentano il rischio di infezioni a livello della protesi di ginocchio.
Utilizzare sedie stabili (senza rotelle) e possibilmente con braccioli.
Quando ci si siede: divaricare leggermente le gambe, appoggiare le mani sui braccioli o sulle cosce e scendere lentamente tenendo le ginocchia larghe e le punte dei piedi parallele.
Non flettere eccessivamente le ginocchia:
• non sedersi su piani troppo bassi
• non accovacciarsi
Far scivolare i glutei fino al bordo della sedia e poi facendo leva sulle braccia alzarsi.
Evitare di flettere il busto in avanti per alzarsi dalla sedia.
Si consiglia di sedersi solo su water con sedile rialzato. Esistono in commercio alzawater da adottare al proprio domicilio.
Per alzarsi e sedersi dal water valgono le stesse regole descritte per alzarsi/sedersi dalla sedia.
È consigliabile l’uso della doccia con tappeto antiscivolo, stando seduti
su di uno sgabello appoggiato alla parete.
Se si utilizza la vasca da bagno usare l’apposito seggiolino: sedersi sul
bordo del seggiolino, portare nella vasca la gamba operata e poi quella
sana (avvicinarsi al bordo della vasca con la gamba operata).
Fare la barba o lavarsi i denti stando seduti su una sedia fino a quando
utilizzare le stampelle.
Salire le scale: I gradini si salgono portando avanti l’arto sano non operato, quindi le stampelle e poi l’arto operato.
“Sale la sana”
Scendere le scale: posizionare le stampelle sul gradino inferiore, poi scende la gamba operata e infine quella sana.
“Scende la malata”
Indossare scarpe chiuse e con suola antiscivolo.
È possibile ricominciare a guidare dopo l’autorizzazione dello specialista curante.
Per salire in automobile mettere un cuscino sul sedile, sedersi sul sedile con le gambe fuori dall’abitacolo e portare all’interno dell’auto prima la gamba operata, aiutandosi con le mani, e poi la gamba sana. Se l’arto operato è il sinistro sedersi a destra del guidatore, se l’arto operato è il destro sedersi dietro il guidatore.
Prima del ritorno a casa si consiglia di rimuovere i tappeti per evitare il pericolo di cadute durante la deambulazione.
Arti inferiori distesi, punte dei piedi rivolte verso l’addome, spingere il ginocchio verso il basso contraendo il quadricipite (muscolo della coscia). Mantenere la posizione per 5 secondi quindi rilasciare per 10 secondi. Ripetere l’esercizio 10 volte a destra e sinistra.
Arti inferiori distesi, contrarre i glutei. Mantenere la posizione 10 secondi quindi rilasciare. Ripetere l’esercizio 10 volte.
Arti inferiori distesi, muovere la caviglia spingendo le punte dei piedi verso di sé e poi verso il basso. Tenere le ginocchia diritte. Ripetere l’esercizio 10 volte a destra e a sinistra.
Arti inferiori distesi, piegare il ginocchio lentamente facendo scivolare il tallone verso i glutei e tornare alla posizione di partenza. Durante l’esecuzione dell’esercizio controllare che anca, ginocchio e piede siano allineati: la punta del piede non deve essere ruotata né verso l’esterno né verso l’interno. (Per facilitare l’esercizio utilizzare una tavola lucida da posizionare sul letto)
Da sdraiati: posizionare un cuscino sotto il ginocchio. Sollevare il tallone senza staccare il ginocchio dal cuscino.
Da sdraiati a pancia sotto sollevare la gamba con il ginocchio piegato per 5 secondi e poi appoggiarla sul letto rilassare per 10 secondi.
Da sdraiati a pancia sotto: gambe e braccia distese, flettere le ginocchia, mantenere 5 secondi e rilasciare.
Seduti sul letto: posizionare un asciugamano sotto il piede. Con la mano sulla coscia spingere verso il basso.
Seduti su una sedia stendere in avanti la gamba sollevando bene il piede, mantenere la posizione 5 secondi e rilasciare.
Seduti su una sedia piegare il ginocchio facendo scivolare indietro il piede, mantenere la posizione 5 secondi e rilasciare.
Estensione dell’anca: appoggiarsi ad un tavolo o ad una parete, gambe parallele, mantenere la schiena dritta, spostare indietro una gamba, mantenere 5 secondi e tornare alla posizione di partenza.
Flessione del ginocchio: appoggiarsi ad un tavolo o ad una parete, gambe parallele, mantenere la schiena dritta, spostare indietro una gamba piegando il ginocchio, mantenere 5 secondi e tornare alla posizione di partenza.